Currently set to Index
Currently set to Follow
 

L’arte disegna, l’architettura dipinge

Siamo nei pressi di Urbino, chiamati da una giovane coppia che ha “ereditato” l’appartamento dell’amata nonna, pieno di ricordi e poesia ma caratterizzato dal tipico stile retrò, un po’ carico sia negli arredi che nelle strutture architettoniche.

 

L’intervento è limitato alla zona giorno di circa 36 mq, con l’obiettivo di renderla più luminosa, moderna e funzionale, mantenendo però quel calore delle case appartenute ai nostri nonni che hanno una storia da raccontare che parla di affetto e dolci ricordi. E noi partiamo proprio dal calore, quello fisico però, che si disperde verso l’alto al piano superiore non utilizzato, cui si accede direttamente tramite una scala senza porta. Ne inseriamo una, che permette di isolare la zona sottostante rendendola un luogo più raccolto e intimo, in grado ora di mantenere e donare un calore sia “fisico” che ideale.

Il suo colore richiama la tonalità della delicata carta da parati “Quattrocento” di Inkiostro Bianco con cui intendiamo rivestire la parete all’ingresso: sfumature di colori tenui che definiscono prospettive, linee sinuose che disegnano archi richiamando le architetture della splendida Urbino e dei dipinti di Piero della Francesca. Il calore e il tepore di un giorno di sole sembrano filtrare dalla finestra, posta sulla parete vicina, andando a creare su di essa un triangolo di luce in basso che è frutto di un gioco di intrecci di linee e colori. La striscia di luci alimentata dai led allineati sul soffitto crea un vero e proprio “bagno” di luce che contribuisce a trasformare questa parete inizialmente priva di carattere in un piccolo gioiello in grado di proiettare in casa la luminosità, la bellezza e il fascino dell’ambiente esterno circostante.

 

Quando si parla di calore e ricordi in una casa, il pensiero corre allo spazio del vecchio sofà. Scegliamo con cura il morbido e confortevole divano dalla forma curva ideale per essere orientato sia verso la TV che verso la stufa a pellet già presente in casa. Insieme al pouf crea una vera e propria isola di benessere, un piacevole “abbraccio” dove condividere momenti di relax, mentre il calore emanato dalla stufa si mescola a quello familiare. Ai piedi del divano un tappeto rotondo in juta, richiamo a tempi antichi ed elementi naturali, quasi si mimetizza adagiato sopra l’elegante parquet dai toni chiari che dona luminosità e leggerezza all’ambiente.

 

La stufa a pellet è abbracciata dalla parete in cartongesso proseguimento della stessa struttura che viene utilizzata per portare a livello la porta d’ingresso e la zona notte, precedentemente inserita in una nicchia buia e sovrastata da una pesante trave.

La pittura a smalto bianca utilizzata, nella sua semplicità dona luminosità e un senso di ordine che alleggeriscono l’intero ambiente. Nella parte superiore della stufa creiamo due nicchie le cui forme arcuate ancora una volta si rifanno alle architetture urbinati. Una prima nicchia rimane chiusa da uno specchio, mentre una seconda mantiene la sua profondità, divenendo un comodo ripiano per elementi d’arredo.

 

Lasciamo che la zona pranzo rimanga uno spazio aperto e dialoghi con il soggiorno, ma la definiamo e caratterizziamo con un colore giallo acceso e lucente che utilizziamo per dipingere la parete principale. Al centro un tavolo rotondo con piano in legno e pratiche sedie in polipropilene con cuscini, anch’essi di colore giallo, in pelle sintetica (molto pratica quando in casa c’è un bambino piccolo!).

A fare da divisorio tra la zona giorno e la cucina, una parete che arricchiamo di una nicchia centinata con mensole in vetro e ancora giochi di specchi ad arco che con i loro riflessi allargano lo spazio e moltiplicano la luce. La parete lunga tra la zona pranzo e la cucina ospita una piccola quadreria, una serie di immagini che raffigurano animali e ambienti naturali tipici delle scene di caccia, di cui il proprietario è appassionato.

 

Tutto l’ambiente è caratterizzato da materiali, forme e colori che riportano alla mente la natura, l’arte e l’architettura del territorio circostante, in un riuscito dialogo tra interno ed esterno, arte e design, antico e moderno. La casa d’altri tempi della nonna è ora un luogo ancora più caldo, luminoso e accogliente dove prendono vita nuovi e altrettanto speciali ricordi di famiglia.

Link al progetto correlato
Casa privata B