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Donare luce e leggerezza

Siamo sui colli delle Cesane vicino alla fiera Urbino. Lavoriamo in un appartamento abitato da una coppia e figlio; desiderano una ristrutturazione, un intervento che porti aria, luce e leggerezza, tessendo un dialogo con il paesaggio esterno.

 

Entrando troviamo a sinistra dell’ingresso un modulo in vetrocemento che incombe prepotente e dà corpo a una cucina un po’ buia e pesante, sensazione che ricorre negli spazi attigui, accentuata dal mobilio del salone in stile antico. Sul corridoio una porta conduce alla zona notte composta dalla camera matrimoniale, la stanza del figlio, un bagno principale e un secondo, dal tetto spiovente, con angolo ripostiglio e lavanderia.

 

Inizia così la nostra riflessione sullo spazio. Lavoriamo innanzitutto sulla luce, demolendo la parete ad angolo della zona giorno, creando una struttura più aperta. La preesistente parete in vetrocemento è alleggerita grazie all’inserimento di vetrate anche nella parte alta della struttura che così può librarsi leggera e ariosa. Una semplice boiserie, costituita solo da un listello di legno con verniciatura, nella zona giorno corre a fascia lungo la base perimetrale e crea continuità e collegamento tra cucina e soggiorno. Qui stendiamo un caldo e leggero parquet naturale sul pavimento. Il richiamo all’esterno, di cui si gode all’affaccio dalla sala e dalla camera da letto, è evidenziato e restituito dai dettagli d’arredo, come le lampade proposte in materiali naturali e i pouf in rattan.

 

Nel salone, con porta finestra che dà sul terrazzino, non può mancare una parete libreria, integriamo l’area tv con mobili contenitori per ottimizzare gli spazi e spostiamo il camino ad angolo inserendo una colonna classicheggiante che con il suo andamento sinuoso ammorbidisce la percezione dell’ambiente. Rimane il posto per un accogliente divano tondeggiante la cui forma suggerisce un abbraccio avvolgente.

 

Passiamo alla zona notte dove per la camera matrimoniale, rivestita su un lato da carta da parati, si opta per l’inserimento di una parete attrezzata ad armadio, funzionale ed essenziale, e di un angolo toeletta, con tavolino e cassettiera. L’attenzione cade anche sui dettagli: un quadro del Pollaiolo, restituito alla vista per frammenti, evoca le atmosfere rinascimentali urbinati e la raffinata cultura che si respirava alla corte dei Montefeltro.

 

E’ alla stanza del figlio che dedichiamo però una riflessione particolare, mirando a cogliere le esigenze e il temperamento del ragazzo. Per le pareti scegliamo una carta da parati in stile “Night New York” che fa da cornice avvolgente a un’ambientazione che vogliamo invece di impronta industriale.

Interveniamo sui bagni partendo dai rivestimenti per i quali proponiamo due diverse tipologie di mattonelle: per il primo, che mantiene la vasca da bagno, più classiche con degli elementi a rilievo. Per il bagno sottotetto scegliamo invece mattonelle più fresche e giocose, a mosaico con frammenti colorati. Uno specchio ad angolo allarga la percezione dello spazio. Qui una parete con scorrevoli nasconde la lavatrice e l’angolo ripostiglio diventando uno spazio a sé, ordinato, discreto e separato dal resto.

 

Con semplicità e interventi poco invasivi ora l’abitazione è più luminosa, leggera e ariosa. Il lavoro dell’architetto è fatto di grandi e minuti gesti, interventi radicali e accorgimenti mirati, ed ecco che si compie una svolta. Gli ingredienti essenziali sono la cura per il particolare, uno sguardo creativo e attento, e quella capacità unica di leggere e trasformare lo spazio in un luogo di benessere e armonia.

 

Gina Ingrassia