Abitare sotto una volta di colori e forme

Di notte ci si può addormentare leggendo un buon libro, oppure guardando un soffitto animato da affreschi che dal passato giunti fino a noi, ci portano lontano in quel tempo che fu, magari a danzare con abiti di crinolina o a suonare “Rêverie” di Claude Debussy

Una casa al femminile fatta di angoli sospesi nel tempo, di momenti in cui la riflessione e l’immaginazione, l’una nell’altra, imparano a seguire un nuovo ritmo. Più intimo, più vero.

 

Una casa al femminile plurale, voluta da un’incantevole proprietaria che ha scelto di abitare sotto una volta di colori e forme che popolano i cieli di questa abitazione d’epoca al suono di un’arpa dorata, risvegliandola da un sonno malato.

 

Abbiamo danzato al ritmo di quell’arpa, segnando e sognando gli spazi di questo passato: le angoliere in legno riportate a nuova vita, le porte con le loro ampie cornici, il pavimento con le variazioni cromatiche della pietra e appunto il cielo, il nostro cielo dai colori pastello che dà forma alle storie di angeli e dèi. 

 

Abbiamo riportato gli ambienti alla loro originaria ampiezza in cui il movimento era stato soffocato da muri di cartongesso che restringevano in celle 100 mq di casa. 

 

Rivisitando gli spazi secondo l’origine, sono riemersi due ambienti in cui la vita prende piede tra giorno e notte, sotto lo sguardo di creature affrescate e decorazioni a stucco, intorno a un ampio living il cui cuore è una cucina bianca a isola da una parte, e all’interno di una parete-boiserie in legno essenziale e minimale dall’altra, ferma a mezz’aria per evitare la contaminazione dei soffitti e accompagnarne le cromie, in cui sono racchiusi una camera da letto, un bagno e una cabina armadio.

 

Le tende di cotone, lino e seta, proteggono non solo le ampie finestre ma accarezzano anche il fronte della zona armadio, tono su tono, lasciando all’ambiente notturno e ai suoi sogni, il giusto respiro…

 

Nell’arredo, pezzi d’epoca di pregio, si incontrano con le linee minimaliste di arredi moderni, creando un gioco dinamico tra la vita contemporanea e le immagini del passato che sembrano uscire davvero da una “rêverie”.

 

Abbiamo immaginato la delicatezza del sentire, per riportare a nuova vita questa casa, fatta di “momenti” che lasciano spazio e tempo a quei sogni ad occhi aperti in cui la visione di ciò che c’è, s’incontra con la visione di ciò che è stato e di ciò che sarà…